Scurpiddu – in siciliano “sterpo, ramo secco” – è il soprannome di Mommo, ragazzino di nove anni che Massaio Turi, di ritorno dai campi al tramonto, incontra rannicchiato su un grande sasso, con l’aria triste e i piedi scalzi. Massaio Turi ha da poco perso il suo unico figlio e gli offre un impiego alla sua masseria: sarà “nuzzaru”, cioè custode dei tacchini. Scurpiddu, orfano di padre e abbandonato dalla mamma nell’anno della “mala annata”, è felice di accettare quel compito, che gli restituirà una casa e forse degli affetti, dopo i mesi trascorsi in solitudine a mendicare a Palagonia. La storia di Scurpiddu si snoda nella Sicilia di fine Ottocento, a volte descritta con nostalgia, a volte rappresentata come dura, faticosa, dove anche nel percorso di crescita di un bambino fino a diventare uomo, non saranno risparmiati momenti difficili.

ISBN 978-88-6872-173-2
Collana Classici per ragazzi
Formato 13×20 con alette
Pagine 160
Prezzo 9,90
Un classico romanzo per ragazzi, ricco di
emozioni, ambientato nella campagna siciliana

Luigi Capuana nacque a Mineo (Catania) nel 1839. A Milano pubblicò la sua prima raccolta di novelle, Profili di donne (1877), seguita dal romanzo Giacinta (1879), accolto come il manifesto del Verismo. In C’era una volta (1882) raccolse fiabe popolari. Dal 1902 si stabilì definitivamente in Sicilia, dove insegnò stilistica all’Università di Catania. Tra le sue opere ricordiamo il romanzo Rassegnazione (1907) e le raccolte di novelle e di fiabe Coscienze (1905), Nel paese della Zagara (1910), Gli Americani di Rabbato (1912). È autore anche di fiabe e romanzi per bambini e ragazzi.
pubblicata soprattutto nelle riviste, oltre che al suo film Un matrimonio interplanetario del 1910, è
considerato inoltre uno degli anticipatori della fantascienza in Italia.
pubblicata soprattutto nelle riviste, oltre che al suo film Un matrimonio interplanetario del 1910, è
considerato inoltre uno degli anticipatori della fantascienza in Italia.
Rassegna stampa